UFFICIO TECNICO

In Tecall sono arrivato per caso, andavo ancora a scuola, ero in quarta superiore, tramite mio padre si presenta l’occasione di fare uno stage.

Il terzo giorno Paolo mi dice di seguirlo, mi porta davanti alla mega libreria che occupa tutta la parete del grande open-space sede dell’ufficio tecnico, si ferma, mi guarda e mi dice: mettila in ordine.

Poi faccio esperienza nei diversi reparti e uffici, affiancando i responsabili, seguendo mansioni specifiche, dai preventivi al disegno tecnico ai sopralluoghi e così imparo ad entrare nei progetti, a comprendere il flusso, i tempi, le esigenze e le sinergie.

Un giorno mi chiamano in ufficio, terminata la scuola e il periodo di stage si trattava di decidere se proseguire e iniziare un vero rapporto di lavoro.

Quello che mi ha spinto a voler costruire qui il mio futuro, quel giorno, è stata una storia che Paolo mi ha raccontato in quella riunione.
Dimostrava che se hai testa nella vita puoi fare qualsiasi cosa.

Da bambino mi piaceva bazzicare nella ditta di mio padre, andare con lui nei cantieri, ha sempre fatto il serramentista.
Da lui ho preso anche la passione per i motori, parlo dei motori veri, la Formula 1 anni 70/90, l’epoca dei carburatori, della potenza pura.

Corro nei kart, recentemente in una sessione di test in pista ho grippato, un signore di una certa età si avvicina, riconosco questo motore, mi dice.
L’aveva preparato per il mondiale kart contro Verstappen. Te lo sistemo io.
Ecco, ritrovare le origini, continuare una storia, questo mi interessa.

Oggi lavoro in Tecall, dove nascono i serramenti, con tutti gli accessori.
Mi occupo della connessione diretta tra ufficio, officina e magazzino, inserisco i programmi, le specifiche di ogni progetto, preparo il materiale e con il responsabile controllo il gestionale e l’andamento delle commesse.

Tutti qui sono spinti dalla stessa determinazione, spirito di squadra, capacità e voglia di dare il massimo, mettendo al servizio degli altri la propria particolarità, perché ognuno a modo suo è un po’ matto.

Voglio fare qualcosa, diventare qualcuno, non essere solo un numero.
Sul lavoro e in pista ritrovo la stessa adrenalina e applico la stessa disciplina che pratico facendo crossfit di gruppo ed esercizi di work-out: lavorare duro, non mollare mai, conoscere i propri limiti e aver voglia di superarli.

Ogni giorno mi dà grande motivazione la scritta murale all’ingresso: quando vieni qui fai il tuo dovere, lavora duro, stai attento, concentrato e metti sempre la squadra al primo posto.